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COMUNICATO STAMPA
AUDIZIONE DEL LIBERSIND CONF.SAL PRESSO LA COMMISSIONE PARLAMENTARE DI VIGILANZA SULLA RAI
Il LIBERSIND Conf.sal nel corso dell’odierna audizione in Commissione Parlamentare di Vigilanza sulla RAI ha raccolto la sfida sulla trasparenza richiesta dalla Vigilanza sulle retribuzioni dei dipendenti ed ha pertanto consegnato al Presidente Zavoli un contratto collettivo di lavoro a dimostrazione che le retribuzioni di lavoratori della RAI sono in linea, se non al disotto, rispetto a quelle di altre grandi aziende italiane.
Il LIBERSIND Conf.sal ha chiesto alla Commissione di Vigilanza atti concreti e responsabili per il recupero dell’evasione del canone, invitando la Lega Nord……………. ad abbandonare posizioni demagogiche e punitive nei confronti dell’Azienda di Servizio Pubblico Radiotelevisivo e dei suoi dipendenti.
Il LIBERSIND Conf.sal conferma il proprio convincimento circa l’ opportunità, al momento, di non aprire conflitti interni all’azienda, mentre considera essenziale che tutti i sindacati si battano contro le pesanti perturbazioni e condizionamenti che la politica esercita sull’Azienda.
E’ necessario giungere rapidamente alla firma del Contratto di Servizio, quale elemento di sostanza per la concessionaria del Servizio Pubblico Radiotelevisivo. La Commissione di Vigilanza che ha apportato numerosi emendamenti al contratto di servizio, deve considerare realisticamente la necessità di recuperare gli oneri economici aggiuntivi per la RAI. (250 Mln di Euro )
Il LIBERSIND Conf.sal rifiuta l’appellativo di “carrozzone” con il quale spesso viene definita dalla politica la RAI in tono denigratorio poiché è al contrario un’azienda sana che non ha indebitamento e che tende a dare certezze, attraverso le trattative con il sindacato, anche ai lavoratori precari che da anni contribuiscono al prodotto. La stessa evoluzione del Digitale Terrestre, stante l’attuale situazione di offerta su 13 canali free, a parità fatturato con Mediaset e Sky così come evidenziato dal Presidente Calabrò nella relazione annuale di ieri, dimostra quanto invece la RAI sia efficiente. Sul Piano Industriale presentato dalla RAI, il LIBERSIND Conf.sal non si limita a rivendicare il mantenimento dei livelli occupazionali ma chiede alla RAI di non esternalizzare e non appaltare attività ma di perseguire il rilancio effettivo della produttività interna quale vero elemento di economia aziendale.
Il LIBERSIND Conf.sal ha poi messo in evidenza come il combinato disposto delle regole e dei provvedimenti della Commissione di Vigilanza, dell’Autority, della Magistratura e delle prese di posizione della politica sull’azienda, finiscano per costituire un recinto entro il quale la RAI è costretta a stare, non solo dal punto di vista editoriale ma anche organizzativo.
La domanda è fino che punto la politica consentirà alla RAI di continuare a vincere la battaglia degli ascolti?.
Roma 6 luglio 2010 Segreteria Nazionale